Descrizione
Adriano Biondi, VOCABOLARIO. Il dialetto di San Severino Marche confrontato con altri dialetti marchigiani arcaici e contemporanei.
A cura di Marina Pucciarelli.
Comunicato stampa di presentazione
Seicentocinquanta pagine, qualche migliaia di parole, ma anche proverbi e detti popolari. Dopo dieci anni di lavoro Adriano Biondi, 81 anni, settempedano con la passione per la storia, l’arte e le tradizioni, ha dato alle stampe il primo Vocabolario del dialetto di San Severino Marche. Alla presentazione del volume, ospitata all’Italia nell’ambito degli Incontri con l’Autore, inseriti nel cartellone della nuova stagione de “i Teatri di Sanseverino”; si sono presentati in tantissimi. Con l’autore c’erano la curatrice, Marina Pucciarelli, i docenti dell’Università degli Studi di Macerata Daniele Maggi, Diego Poli ed Agostino Regnicoli, ma anche Franco Fanciullo, ordinario di Glottologia e Linguistica presso l’Università degli Studi di Pisa e direttore scientifico della rivista “L’Italia Dialettale”. A presentare la serata è stato il direttore artistico dei teatri settempedani, Francesco Rapaccioni. Numerose le autorità presenti in sala fra cui il sindaco, Cesare Martini, l’assessore comunale allo Sviluppo Culturale, Simona Gregori, la presidente della Commissione comunale Cultura, Romina Cherubini, l’assessore alle Manutenzioni, Giampaolo Muzio, il presidente del Consiglio comunale, Ostilio Beni, il presidente della Comunità Montana di San Severino Marche, Gian Luca Chiappa, e quello della Comunità Montana di San Ginesio,Giampiero Feliciotti. I due enti comunitari hanno finanziato la stampa del volume, edito dalla Hexagon.
“Sono poche le città che possono vantare un vocabolario del proprio dialetto – ha sottolineato, portando il proprio saluto, il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, che ha poi aggiunto – Ci si renderà conto solo fra qualche decina di anni di quello che l’autore, Adriano Biondi, è riuscito a fare. Come settempedani siamo orgogliosi di avere il nostro Vocabolario”.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore allo Sviluppo Culturale, Simona Gregori: “Il dialetto è la lingua madre, la lingua dei sentimenti e delle sensazioni prime. Questo studio rappresenta una tappa fondamentale per la costruzione dell’identità settempedana”.
Per il presidente della Comunità Montana di San Severino Marche, Gian Luca Chiappa: “E’ l’emozione il sentimento comune che si prova di fronte ad iniziative come questa – ha detto Chiappa, aggiungendo – In queste ricerche ritroviamo noi stessi. Se siamo consapevoli delle nostre origini saremo anche più capaci di progettare un futuro migliore per le nostre comunità”.
“Dobbiamo andare avanti con questi progetti – ha invece avvertito il presidente della Comunità Montana di San Ginesio, Giampiero Feliciotti – La riscoperta del nostro dialetto è fondamentale. Mi auguro che la nostra vera lingua sia rappresentata sempre di più anche nei teatri”.
“Quello di Biondi è solo l’inizio, un lavoro che deve continuare e che non può avere fine” – ha sottolineato, convinto, il direttore artistico de “i Teatri di Sanseverino”, Francesco Rapaccioni, che ha inserito l’evento nella stagione “Aperti per Ferie”.
(22 aprile 2013)
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